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Archivio di Stato dell'Aquila

San Valentino - 14 febbraio 2023. Sonetti d'amore nei registri catastali (Archivio di Stato dell'Aquila)

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Svolgendo una ricerca documentaria sul catasto onciario di Campana lo studioso incontra inaspettatamente motti e sonetti sul tema dell’Amore…

Il catasto onciario, così chiamato perché basato sull’unità monetaria dell’oncia, fu istituito con dispaccio di Carlo III di Borbone del 4 ottobre 1740 e regolato da una serie di istruzioni emanate dalla regia Camera della Sommaria tra il 1741 e il 1742.

Redatto allo scopo di stabilire il peso fiscale a carico di ciascun proprietario di beni, la sua natura amministrativa non escludeva che i catastieri potessero esprimere la loro creatività, anche condita con un pizzico di ironia, associando al nominativo di ciascun contribuente una immagine e un motto, ispirati al cognome, a tratti caratteriali o ad attività professionali svolte.

[Antimo di Francesco]

Amo l’esca, e non l’Amo

Ama il Pastor la gregge

Le belve il Cacciator

Ed ama il Pescator le reti, e l’amo.

 

[Ascanio Di Ascanio]

Intendo il tuo rossor

Amo, vorresti dir;

Ma in faccia al genitor

Parlar non vuoi.

Il farti più soffrir

Sarebbe crudeltà.

Restino in libertà

Gli affetti tuoi.

 

[Felice Amore]

Omnia vincit Amor

SONETTO

Amor ne sorge, e a vagheggiar ne spinge

D’Amor si scherza, e a lagrimar n’astringe

E siam tutti d’Amor favola e gioco

Virtù non giova, austerità val poco

Male Amor si nasconde, e mal si finge

Ch’ ad amar sforza, a riamar costringe

E non vuol salamandre al suo bel fuoco

Sino il mar, sino il ghiaccio ardere io scerno

Volan per l’aria innamorati i venti

Ne perdoni a te stesso Arciero eterno

Sol fugge Amor dalle perdute genti

E men duro perciò fors’è l’Inferno

Ch’ove non regna Amor non son tormenti.



Ultimo aggiornamento: 25/01/2024