Tutti i documenti conservati negli Archivi di Stato Italiani sono liberamente consultabili. L'attuale legislazione (d. lgs. n. 42/2004, “Codice dei beni culturali e del paesaggio”, artt. 122-127) esclude dalla consultazione:
- i documenti relativi alla politica interna ed estera dello Stato, dichiarati di carattere riservato dal Ministero dell’Interno d’intesa con il Ministero per i beni e le attività culturali, che diventano consultabili 50 anni dopo la loro data;
- i documenti contenenti dati personali sensibili (cioè “idonei a rivelare l’origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l’adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale”), che diventano consultabili 40 anni dopo la loro data;
- i documenti contenenti dati personali così detti sensibilissimi (cioè “idonei a rivelare lo stato di salute, la vita sessuale o i rapporti riservati di tipo familiare”), che diventano consultabili 70 anni dopo la loro data;
- i documenti contenenti dati giudiziari (cioè “dati personali idonei a rivelare provvedimenti di cui all’articolo 3, comma 1, lettere da a) a o) e da r) a u), del D.P.R. 14 novembre 2002, n. 313, in materia di casellario giudiziale, di anagrafe delle sanzioni amministrative dipendenti da reato e dei relativi carichi pendenti, o la qualità di imputato o di indagato ai sensi degli articoli 60 e 61 del codice di procedura penale”), che diventano consultabili 40 anni dopo la loro data.
Il Ministero dell’interno può autorizzare la consultazione per scopi storici di documenti di carattere riservato conservati negli Archivi di Stato prima della scadenza dei termini sopra indicati. Per l'accesso ai documenti riservati, l'utente dovrà presentare all'Archivio di Stato dell'Aquila una domanda di consultazione di atti riservati, ai sensi dell'art. 123 d. lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 e successive modificazioni, utilizzando un apposito modulo, al quale occorrerà allegare un breve progetto di ricerca e copia di valido documento di identità. Ottenuto il parere favorevole della Direzione dell'Archivio di Stato dell'Aquila, la richiesta sarà trasmessa dall'Archivio stesso alla Prefettura. Pervenuto il decreto di autorizzazione alla consultazione emanato dal Ministero dell'Interno, l'Archivio di Stato ne darà comunicazione all'utente, che potrà prenotare una postazione in Sala di studio per la consultazione dei documenti.
L'utente, nel trattamento di dati riservati, deve rispettare le Regole deontologiche per il trattamento a fini di archiviazione nel pubblico interesse o per scopi di ricerca storica del 19 dicembre 2018, pubblicate ai sensi dell’art. 20, comma 4, del d.lgs. 10 agosto 2018, n. 101, recano le norme comportamentali sull'accesso alla documentazione per finalità di studio e di ricerca.