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A distanza di 108 anni dal terribile sisma che colpì l’Abruzzo, il 13 gennaio 1915, provocando danni ingenti soprattutto nella zona della Marsica, la sezione d’Archivio di Stato di Sulmona intende rendere fruibile la documentazione relativa ai provvedimenti d’urgenza presi al tempo dall’amministrazione locale, volti a mettere in sicurezza cittadini ed edifici urbani.
Gli scritti e i dattiloscritti più rilevanti e degni di nota, compresi in un arco cronologico che va dal 1915 al 1922 sono indubbiamente: i manifesti che invitavano la popolazione a mantenere la calma in stato di emergenza; l’elenco dei feriti e dei profughi accolti presso i locali del prestigioso collegio Ovidio; l’edificazione di baracche temporanee volte ad ospitare il gran numero di sfollati, la richiesta e i solleciti per i lavori di ristrutturazione degli edifici danneggiati come il collegio stesso, gli uffici comunali, il Museo Civico e la Regia Scuola d’Arte e Mestieri; i mandati di pagamento per i rimborsi di lavori murari o fornitura di catene e i disegni tecnici delle piante degli edifici che vennero rinforzati per aver subito gravi danni.
Il cospicuo fondo dell’Archivio del Comune di Sulmona rappresenta, pertanto, una fonte inesauribile di memoria e proprio attraverso i documenti prodotti dai pubblici uffici (addetti ai lavori pubblici, alla finanza, al commercio e all’industria) è stato possibile riportare all’attenzione aspetti di un lontano passato, da cui emergono le stesse problematiche che ancor oggi ci troviamo ad affrontare in situazioni consimili.