Verrà inaugurata il 30 Aprile 2010, alle ore 11, la nuova sede della Sezione di Sulmona dell’Archivio dell’Aquila, il suggestivo complesso demaniale rinascimentale dell’ex convento francescano di S. Nicola, restaurato, ristrutturato e completamente allestito, in cui la Sezione si è trasferita dalla vecchia sede di via S. Cosimo, in coincidenza con la celebrazione del cinquantenario della sua prima istituzione come Sottosezione di Archivio di Stato nel 1960. L’edificio francescano, che la tradizione lega al benefico operato di S. Giovanni da Capestrano in Sulmona, ebbe per secoli un importante ruolo nella vita cittadina come centro di spiritualità, di carità e di assistenza, ruolo che perse a seguito delle vicende di soppressione e incameramento demaniale che portarono, per circa un secolo, alla sua destinazione come casa di reclusione, che lo aveva sottratto alla cittadinanza e assoggettato a un progressivo degrado. Il restauro effettuato dall’amministrazione archivistica ha restituito alla bellezza originaria le strutture edilizie, e ha soprattutto restituito il complesso al pubblico godimento e alla funzione culturale. Alla cerimonia di inaugurazione interverranno il Direttore generale per gli Archivi del Ministero per i beni e le attività culturali Luciano Scala, il Sindaco di Sulmona Fabio Federico e il Vescovo di Sulmona mons. Angelo Spina, il presidente dell’Istituto di scienze archivistiche di Trieste e Maribor dr. Antonio Dentoni-Litta e il direttore dell’Archivio dell’Aquila dr. Ferruccio Ferruzzi ed esponenti delle istituzioni cittadine. Con l’occasione si è organizzata nei locali della Sezione una mostra documentaria e fotografica sulle vicende storiche del complesso edilizio di S. Nicola e i diversi utilizzi e trasformazioni che ha subito nel tempo, con riproduzioni fotografiche di stampe d’epoca. L’archivio infatti non solo continuerà a svolgere meglio e con rinnovate strutture e attrezzature la funzione storica di istituto culturale che ha svolto già nel primo cinquantennio della sua esistenza, ma intende anche aprire la nuova sede alla cittadinanza facendosi attivo organizzatore - come ora ricomincia a fare con la mostra documentaria sulla storia del convento francescano in cui ha sede – di iniziative culturali che mettano in luce la storia cittadina, a partire da quella dello stesso complesso francescano, e consentano ai cittadini e al pubblico di riappropriarsi della fruizione di questo luogo per tanto tempo rimasto segregato. La nuova sede intende a tal fine, e perseguendo comunque la sua vocazione culturale istituzionale, anche aprirsi a iniziative a più ampio raggio, promuovendo e ospitando iniziative di altri soggetti che possono spaziare in diversi campi connessi non solo alla storia civile e culturale, ma anche all’attività scientifica, letteraria e artistica della città e del territorio, per la quale l’archivio, che si è attrezzato con ampi spazi espositivi e una sala conferenze attrezzata, auspica di poter costituire un rinnovato punto di sostegno e incontro.